La collega Donatella Di Girolamo, docente presso l’IC Dalla Chiesa di Roma, ci ha inviato alcune foto dell’Open Day e una bellissima testimonianza di una mamma in visita alla scuola. Le condividiamo, sempre più convinte del carattere innovativo ed inclusivo di questa didattica; ricordiamo anche che il libro di testo è regolarmente in catalogo ed adottabile nella scuola secondaria di primo grado. Siamo sempre a disposizione per consigli o aiuto dei colleghi che decidano di proseguire la propria autoformazione, verso una didattica laboratoriale, anche in classe con i propri alunni!
“Gennaio, mese di “Open days”. Finalmente ho la possibilità di vedere con i miei occhi (e toccare con le mie mani, vista la gran quantità di materiale manipolativo – autoprodotto o acquistato – disponibile) questo metodo Castelnuovo di cui mi parla una mia amica, professoressa di matematica in una scuola media.
Girando per la scuola si respira quest’aria effervescente, con bambini autonomi che spiegano vari argomenti di carattere scientifico supportati da poster e materiali da loro costruiti; noto con piacere che i professori sono impegnati a dialogare con i genitori, lasciando liberi gli alunni di esprimersi… una bella dimostrazione di fiducia! Mi avvicino alla professoressa che adotta il metodo, chiedendole se sia possibile esprimere come preferenza il fatto di studiare sui libri di testo della Castelnuovo… Lei (che solo in un secondo momento scoprirò essere una formatrice del metodo stesso) alla mia domanda si illumina e mi conduce nell’aula della matematica, in cui “c’è Emma!” e tutta una serie di materiali che i bambini armeggiano con competenza e soddisfazione: gli specchi che al variare dell’angolo riflettono un numero di immagini differenti, il caleidoscopio, le striscette di polionda per i poligoni, la tassellatura del piano regolare e irregolare… il tutto correlato da poster ben spiegati dagli alunni. Rimango davvero colpita dal modo in cui la matematica venga applicata per collegamenti con la storia (come gli antichi Egizi costruivano le piramidi perfettamente a base quadrata) l’arte (la geometria dei fregi ornamentali) e in fin dei conti verso la realtà che ci circonda (il problepizzetta, ancora rido!).
In conclusione, esco dalla scuola ed effettuo l’iscrizione, non ho alcun dubbio e non vedo l’ora che mia figlia inizi questo percorso così stimolante e, perché no… magari imparo qualcosa anche io!”
11 commenti
Fantastico! Peccato che la casa editrice continui a dire che non è più in uso…
Brave voi! Che riuscite ad adottarlo a scuola!
Ciao Michela, purtroppo le logiche di mercato a volte sfuggono alla nostra comprensione…
Comunque al commento della collega Danila Scermino abbiamo messo dei link utili per andare a fondo alla questione! Se non basta, scrivici di nuovo!
Vorrei adottare il testo, ma dalla casa editrice non ho avuto nessuna risposta.
Voi affermate che è ancora adottabile.
Potreste darmi, cortesemente, delle indicazioni?
Grazie
Gentile Danila, prova a rivolgerti anche al tuo rappresentante di zona: a questo link puoi controllare chi è
https://www.mondadorieducation.it/agenzie/
A quest’altro link puoi fare una richiesta sulla disponibilità del testo (scorri la pagina fino in fondo):
https://assistenza.hubscuola.it/hc/it
Se hai ancora difficoltà scrivici di nuovo, ti contatteremo in privato e ti aiuteremo con la casa editrice
Grazie! Ho appena inviato una richiesta utilizzando entrambi i link.
Vi terrò aggiornati
Che meraviglia! Anche io ringrazio Donatella di Girolamo con cui ho lavorato solo un anno. È stata l’unica collega con cui mi sono potuta confrontare durante questi 10 anni di lavoro. Invece mi dispiace molto che dopo tante richieste presso la casa editrice, non ho mai ricevuto notizie o copie del libro. Mi dispiace tanto che non vengano pubblicizzati dalla stessa casa editrice.
Ciao Elena! però se sei di ruolo (immagino tu lo sia!) insisti con la casa editrice ed il rappresentante, tra l’altro credo che abbiamo lo steeso, dato che anche tu sei a Roma Sud. Mandami via messenger o mail i dettagli, ci riprovo anche io. Soprattutto se sei intenzionata all’adozione, non possono rifiutartelo…
Scusate, sono una studentessa di Scienze della Formazione Primaria. Mi sono appena imbattuta nel vostro sito e vorrei sapere quale è il libro in adozione. Potreste dirmi il titolo? Grazie
Ciao Nicole, il testo per la secondaria di primo grado si chiama La Matematica. Nel tuo caso potrebbero esserti utili soprattutto i due tomi del primo anno: Numeri A e Figure A. RCS editore.
Molti complimenti, il lavoro proposto è davvero splendido. Mi sono sempre divertita a sfidare i ragazzi nella costruzione di solidi e di qualche sezione di cubo e di parallelepipedo ma non avendo mai avuto Emma alcune strategie didattiche mi mancano. Manca l’idea del cubo trasparente e degli elastici. Nonostante ciò ho incontrato alunni che hanno saputo costruire degli oggetti molto belli come l’ipercubo o un cubo in 6 piramidi o in 3 per capire il volume della piramide,… è fuori discussione che chi impara a manipolare i solidi poi riesce davvero meglio anche nella risoluzione dei problemi. Un tempo, quando ero meno esperta di didattica, lasciavo che i solidi venissero costruiti solo dai docenti di Tecnologia e mi accontentavo del disegno. Il mio approccio è cambiato quando nel corso di una verifica dopo aver distribuito scatole di tutti i tipi chiedendo agli alunni di disegnare in scala il solido e calcolare di esso volume e superficie, una ragazzina diligente e studiosa è andata in panico e confusione. In quel momento ho capito il suo dramma: non riusciva a collegare ciò che aveva studiato con quanto aveva in mano. Ciò mi ha fatto riflettere sull’incapacità di alcuni di manipolare mentalmente gli oggetti e da quel momento ho sempre fatto costruire solidi a tutti e di tutti i tipi. Spesso abbiamo usato i solidi come addobbi natalizi o messi in mostra lungo i corridoi. Quindi cannucce, stuzzicadenti, colla, cartoncino, nastro adesivo, forbici sono oggetti che nel cassetto del docente di matematica non devono mancare. Vietato dare per scontata la capacità visuo-spaziale dei ragazzi. Grazie Giulia. Buona Vita a tutti (coronavirus permettendo). Gisella
Grazie Gisella della tua testimonianza. E’ vero, nel corso della nostra esperienza didattica ci sono dei momenti “chiave”, che danno una svolta al nostro modo di insegnare. Auguro a tutti i colleghi di viverne più di uno. Forse anche questo momento così difficile per tutti ci farà acquisire nuovi punti di vista… A breve arriveranno dei post proprio in questo senso!