Abbiamo raddoppiato in un mese il numero di persone che seguono la pagina ed il sito Emmametodo, aperti appena nel mese di settembre! questo risultato dà l’idea di quanto, nel nostro Paese, gli insegnanti abbiano interesse per una formazione “autentica”, non legata ad attestati di partecipazione ed ore certificate. E’ così che è nata la pagina Emmametodo, e poi il sito, e poi la voglia di incontrarsi, condividere. Lo ricordiamo con le parole riportate nella storia e nella mission, speriamo di essere sempre di più!
Storia e mission
Emmametodo nasce dall’idea di un gruppo di insegnanti che hanno adottato il libro di testo per la secondaria di primo grado “La matematica” di Emma Castelnuovo, trovando in esso ispirazione e guida didattica. Abbiamo trascorso i nostri primi anni di insegnamento nella ricerca individuale di un metodo che avvicinasse gli alunni alla matematica, invece di allontanarli; siamo così arrivate ad Emma ed ai corsi in didattica della matematica tenuti dalle sue collaboratrici, Carla Degli Esposti e Paola Gori. Abbiamo studiato il metodo attraverso il libro di testo, che è strutturato secondo il principio del permettere la scoperta autonoma, da parte dei ragazzi, di proprietà, formule, principi matematici. Abbiamo quindi deciso di condividere e favorire la diffusione del metodo e del libro di testo attraverso questa pagina ed il sito.
Passare da una didattica di tipo trasmissivo ad una basata sul potenziamento delle competenze dell’individuo è ormai una necessità riconosciuta anche nelle Indicazioni Nazionali. Si parla da decenni di modificare il rapporto docente-alunno ed abbandonare la didattica fatta solo di lezioni frontali, studio mnemonico ed esercizi applicativi, ma non è facile mettere in discussione i metodi tradizionali di insegnamento-apprendimento delle materie scientifiche a favore di un sapere che nasce dall’esperienza e dalla manipolazione. In fondo, è difficile abbandonare il metodo con cui noi per primi abbiamo appreso; si tende a riproporre le modalità che conosciamo meglio, un po’ come ci accade come genitori…
In un momento in cui paradossalmente convivono l’estrema digitalizzazione, la crisi delle vocazioni scientifiche e l’analfabetismo scientifico, noi crediamo che la via da intraprendere per i nostri ragazzi passi attraverso una didattica esperienziale e che non esclude nessuno, rispettando i tempi di tutti.
In questa pagina trovano posto riflessioni, appunti, esperienze legate al metodo didattico di Emma Castelnuovo, attraverso i corsi di formazione e, soprattutto, attraverso il libro di testo “La matematica” (La Nuova Italia editore), per la scuola secondaria di primo grado.
La necessità di creare questo spazio di condivisione è nata, in noi che utilizziamo da diversi anni il testo, da alcune considerazioni:
-Emma Castelnuovo è un nome importante, la più famosa didatta della matematica italiana, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.
-Questo metodo è estremamente attuale e risponde all’esigenza della scuola e delle famiglie di appassionare i ragazzi allo studio della matematica come materia viva, non dogmatica e da “scoprire” insieme al docente ed ai compagni di classe.
-E’ possibile apprenderlo attraverso corsi di formazione, di cui, al momento, l’unico “fisso” è quello che si tiene alla Casa Laboratorio di Cenci, ma i corsi di formazione non sono l’unico modo: il testo stesso è di per sé una guida formativa per l’insegnante: non è il solito libro di matematica con teoria ed eserciziario, ma è organizzato in modo che sia l’alunno stesso, in maniera attiva, a scoprire la gran parte dei contenuti.
Ecco allora la nostra voglia di parlare del testo, farlo conoscere, dare ai nostri colleghi qualche chiave di lettura e, perché no, infondere coraggio e sostenerli quando scelgono la strada “alternativa” alla programmazione tradizionale, quando hanno l’impressione che fare laboratorio in classe faccia perdere tempo, quando, invece di far fare decine di esercizi tutti uguali su una regola o l’altra, si convincono ad usare quello stesso tempo per farla scoprire ai ragazzi, quella regola (e con quale soddisfazione se la ricordano, dopo!). Proprio come ci avrebbe insegnato la nostra Emma.
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