Scrivere un libro di testo insieme ad Emma

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In occasione del centesimo compleanno di Emma Castelnuovo  il numero di Aprile 2013 della rivista “La matematica nella società e nella cultura” dell’Unione Matematica Italiana, diretta da Ciro Ciliberto, è stato dedicato alla grande Maestra. Si intitola:

 

                         Emma Castelnuovo 
                 L’insegnamento come passione
             a cura di Livia Giacardi e Rosetta Zan.

 

 Nella sezione “Testimonianze”, Carla Degli Esposti e Paola Gori riportano la loro esperienza 
     “Scrivere un libro di testo insieme ad Emma” (pag.109-111) 
Citiamo qualche passaggio che ci sembra particolarmente significativo per rafforzare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la grandezza di questa scienziata, l’importanza che lei ha sempre dato ai contenuti dei libri di testo, coerenti sia nella parte teorica che applicativa con il suo metodo didattico e al fatto che siano sempre stati pensati e scritti per gli allievi, per farli appassionare alla matematica e avviarli alla ricerca.
“E’ un  caldo pomeriggio del giugno 1987 e stiamo sorseggiando un tè a casa di Emma. Tra un pasticcino e l’altro, ci comunica che la casa editrice La Nuova Italia le ha proposto di scrivere una nuova edizione del suo testo di scuola media. Inaspettatamente aggiunge: “Ho bisogno del vostro aiuto soprattutto per la stesura di nuovi esercizi; da quando sono in pensione non ho più un contatto diretto con i ragazzi e non posso seguire da vicino l’evoluzione del mondo giovanile nei suoi molteplici aspetti.” [ …]  un’enorme responsabilità: un’esperienza  importantissima per la nostra vita professionale e non solo. Non si trattava di scrivere una serie di quesiti ripetitivi, ma di pensare a delle proposte che  guidassero in modo attivo gli allievi  nelle varie fasi del processo di apprendimento. [… ] Tanti sono stati i giorni passati assieme a discutere su come elaborare un nuovo testo partendo dal vecchio. Sembrava che Emma volesse da noi una conferma alle sue idee: “ Questa parte è troppo lunga e i ragazzi si annoiano!…Qui mi piacerebbe inserire  un’immagine artistica che risponda al problema…Questo argomento si toglie perché non interessa più!…Gli stecchini vanno sempre bene…Voi che ne pensate?” [ …]  In  quelle giornate di lavoro intenso è stata sempre più evidente l’intenzione che la guidava nella scrittura: rendere accessibile a tutti la matematica, suggerire un percorso di ricerca, prendere la realtà come punto di partenza o di arrivo per costruire i concetti matematici.

 

    Emma Castelnuovo pesa ogni parola che scrive e prima di scriverla si documenta a lungo su materiali di ogni tipo: libri di filosofi, pittori , architetti…ritagli di giornale conservati; prende contatti con  banche, poste, ferrovie, Istat, Unesco…; interpella esperti in medicina, economia, musica, botanica… perché tutto quello che scrive deve essere rigorosamente vero e verificato. [ …]  Scrivevamo gli esercizi ciascuna per conto proprio, li confrontavamo fra noi e poi con Emma esaminavamo parola per parola, virgola per virgola . Ed ecco  che arrivavano i suoi insegnamenti matematici e linguistici: “Frasi brevi con punteggiatura accurata ma non ridondante”, “ Misure coerenti con le situazioni reali”, “Meglio scrivere occorre moltiplicare anziché devi moltiplicare” ,“ Calcoli semplici”,”Chiarezza di linguaggio”, “Figure in proporzione e posizionate bene rispetto al testo dell’esercizio” e… “Mi raccomando: non usate troppo il gerundio!”.

 

A quella prima esperienza ne sono seguite altre fino all’edizione tuttora in uso, corredata di espansione web, ma il metodo di lavoro non è mai cambiato; è il suo metodo fatto di  rigore, semplicità, cura dei particolari, rispetto delle persone e dei tempi, attenzione alle esigenze editoriali senza mai piegarsi alle mode del momento. 


    Condividere la scrittura di un testo per la scuola con Emma Castelnuovo, ci ha portato a capire che il professore che adotta quel testo e lo studente che lo utilizza devono avere tra le mani uno strumento agile, comprensibile, impregnato di cultura, che faccia comprendere come il pensiero matematico si sia sviluppato nel corso dei secoli: uno strumento capace di educare gli allievi a costruire modelli, a osservare ciò che li circonda, a scoprire attraverso situazioni legate alla realtà i paradigmi fondamentali della matematica.”


Fonte: “La matematica nella società e nella cultura”, UMI

Aprile 2013 Serie I, Vol. VI, N.1
a chi fosse interessato, la rivista può essere richiesta a
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